New Topographics.
Ovvero l’estetica dell’impassibilità.
Lewis Baltz, Stephen Shore, Robert Adams, i coniugi Becher, Andreas Gursky sono alcuni dei fotografi che hanno rappresentato questo genere fotografico basato sulla ricerca di immagini di paesaggi e soggetti architettonici con una visione minimalista del soggetto da riprendere. Il loro scopo principale era quello di evidenziare l’effetto dell’attività umana sul paesaggio e come quest’ultimo venisse manomesso e alterato dall’uomo. Avevano, quindi, una visione del paesaggio diversa da quella dei fotografi come Weston ed Ansel Adams che avevano “idealizzato” la natura con le loro immagini di paesaggi perfetti ed immacolati.
Qui trovate le mie fotografie ispirate alla corrente “New Topographics”. Nella colonna di sinistra altri collegamenti a pagine del sito contenenti immagini divise per progetti, viaggi o ispirazioni.
Questo genere di fotografia è quello che oggi meglio mi rappresenta, anche se, non ritenendomi un fotografo specializzato, mi piace spaziare anche nel campo della streetphotography (qui alcuni scatti) e della fotografia di viaggio e, naturalmente, quella minimalista.
In generale mi approccio ad un’uscita fotografica con un progetto in mente che perseguo fino a quando non lo ritengo completato.
Proprio perché, come affermavo prima, non mi sento uno specialista, ho fotografi diversi che mi hanno ispirato, oltre a quelli precedentemente citati: William Klein, Mario Giacomelli, Gabriele Basilico, Luigi Ghiri, Josef Koudelka, Garry Winogrand, Saul Leiter, Robert Frank sono alcuni di essi.
Ho avuto la fortuna di esporre più volte durante gli anni: nel 2006 al Cineporto ed alla Biblioteca Comunale “Elsa Morante” di Ostia, nel 2010 in un locale di Trastevere, nel 2018 al MADXI di Latina, nel 2021 e nel 2022 due mie immagini sono state selezionate per altrettante mostre internazionali presso la Galleria PH21 di Budapest. Nell’estate 2023 ho partecipato ad una mostra collettiva presso il WSP di Roma esponendo le mia immagini insieme agli altri partecipanti al laboratorio sul GRA di Roma dal titolo “Under-GRA-und”.
Negli anni passati, quando le cartoline erano di moda, ho collaborato con una società del settore, alcuni miei scatti ancor’oggi girano per il mondo sotto forma, appunto, di cartoline.
Di seguito trovate le foto realizzate a Tresigallo. Città metafisica dall’architettura razionalista che mi ha molto colpito.